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Il ponte del diavolo

Il ponte del diavolo

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eleonora graziani


kostenloses Benutzerkonto, Perugia

Il ponte del diavolo

Il ponte del diavolo (o della Maddalena) scavalca il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca. E' un'eccezionale opera di ingegneria medioevale, probabilmente voluta dalla contessa Matilde di Canossa. Fu fatto restaurare nel secolo XIII da Castruccio Castracani. Nei secoli è stato più volte rimaneggiato, mettendone a rischio la struttura. Un atto del 1670 della Repubblica di Lucca proibiva di passarci sopra con le macine di mulino: l'intento era di preservarlo nella sua integrità. Agli inizi del '900, per far passare la linea ferroviaria Lucca -Aulla, fu aperto un nuovo arco, che ne modificò notevolmente la fisionomia. La struttura, ardita, ad arcate asimmetriche, con l'arco centrale che sfida la forza di gravità, ha resistito nei secoli a innumerevoli piene e, ancora oggi, il ponte è percorribile a piedi grazie alla sua forma a "schiena d'asino".

LEGGENDA:
Il sinistro nome di Ponte del Diavolo è dovuto a una leggenda di cui esistono varie versioni. La più nota è quella che ci rimanda alla sua costruzione: si narra che il compito di edificare il ponte sia stato affidato a S. Giuliano l'Ospitaliere. L'opera si rivelò fin dall'inizio di difficile realizzazione. Il capomastro incaricato dell'opera, resosi conto che non avrebbe completato il lavoro per la scadenza prevista, era sprofondato nella disperazione: ma una sera, mentre sedeva da solo sulla sponda del Serchio, pensando al disonore che gli sarebbe derivato per non aver terminato il ponte in tempo utile, gli apparve il diavolo, che gli propose di stipulare un patto. Il maligno avrebbe terminato il ponte in una sola notte, ma ad una condizione: avrebbe preso l'anima di colui che avesse attraversato il ponte per primo. Il patto fu siglato: in una sola notte il diavolo con la sua forca sollevò la grande campata del ponte. Il costruttore, pieno di rimorso, andò a confessarsi da un religioso, che gli disse di rispettare il patto, ma di aver l'accortezza di far ad attraversare per primo il ponte a un… maiale. Il giorno successivo il capomastro impedì l'accesso alle persone e fece attraversare per primo il ponte alla bestia. La leggenda vuole che il diavolo, inferocito per la beffa, si sia gettato giù dal ponte nelle acque del Serchio e non si sia fatto rivedere mai più da quelle parti.

Kommentare 6

  • Alfredo Spagnoli 5. Mai 2013, 13:38

    Bella foto, brava. Leggo che conosci alla perfezione vita morte e miracoli del "mio" ponte. Mi fa tanto tanto piacere.
    Abito ad un tiro di schioppo da lui, e a tutto quello che tu hai scritto vorrei aggiungere solo alcuni versi scritti dal parroco del mio paese agli inizi del '900, era una poesia che narrava una fantomatica lite fra il ponte del diavolo ed il ponte pari (non l'attuale, ma quello distrutto dalla guerra) situato poche centinaia di metri più a valle. Scrisse:
    Tu non sei un ponte, ma un arco da cani per rompe le gambe a bestie e cristiani.
    Buona Domenica, Alfredo
  • pat-ricca 5. Mai 2013, 12:58

    Un ponte che si presta alle prospettive più svariate... eccellente la Tua composizione e la scelta dell'ottimo bn, che lo rende senza "tempo"!! ++++
  • Ottoinve 3. Mai 2013, 17:15

    Interessante la storia, ma non dici dove si trova... sul fiume Serchio, ma dove?
  • Beppe Tonelli 3. Mai 2013, 13:26

    Condivido il commento di eLLeFFe...assomiglia davvero..
    Bella foto e ottima spiegazione..! Ciao. beppe.
  • cristian volpara 3. Mai 2013, 13:19

    Interessante faccenda....
  • eLLeFFe 3. Mai 2013, 12:53

    sembra/pare/assomiglia vagamente al ponte Alidosi di Castel del Rio...bella storia....ciao, sereno WE

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