Il ventre di Parigi - 21 Mani
Kommentare
4
Informationen
| Sektion | Soggetti: Alberto Angelici |
| Views | 5.027 |
| Veröffentlicht | |
| Sprache |
|
| Lizenz |
Exif
| Kamera | NIKON D4S |
| Objektiv | 35.0 mm f/2.0 |
| Blende | 4.5 |
| Belichtungszeit | 1/160 |
| Brennweite | 35.0 mm |
| ISO | 800 |
Foto einbetten
Füge den folgenden Link in einem Kommentar, eine Beschreibung oder eine Nachricht ein, um dieses Bild darin anzuzeigen.
Link kopiert...
Klicke bitte auf den Link und verwende die Tastenkombination "Strg C" [Win] bzw. "Cmd C" [Mac] um den Link zu kopieren.
Im Messenger teilen
Füge den folgenden Link per 'Einfügen' in das Kommentarfeld der gewünschten Konversation im Messenger ein, um dieses Bild in der Nachricht zu versenden.
Link kopiert...
Klicke bitte auf den Link und verwende die Tastenkombination "Strg C" [Win] bzw. "Cmd C" [Mac] um den Link zu kopieren.
superdepo_aka_wechup 21. Januar 2016, 15:03
la dico alla francese: superb!bravissimo una mostra molto bella
scatti tutti affascinanti, veri
sempre dentro la scena (35mm)
Alfredo Spagnoli 16. September 2015, 20:07
Bellissima!!!Carlo Pelliccioni 29. Mai 2015, 10:11
Ciao,sono nato a Parigi anche se vivo da sempre in Italia...ma ci vado spesso e questa immagine è molto significativa e penso anche la più rappresentativa di questo mondo sotterraneo dove tante razze si incrociano...Complimenti
lucy franco 21. Mai 2015, 12:07
ho apprezzato lo stile della serie, il punto di vista di un viaggiatore confuso tra tanti, che coglie particolari, espressioni, momenti caratteristici.Scelgo questa fotografia come mio personale simbolo del "ventre di Parigi", o se vogliamo, una arteria che porta direttamente al cuore della città, crocevia multietnico.
osservando lo scatto, dove il fuoco è incerto, si ha la sensazione di sentire le piccole scosse della velocità, l'equilibrio instabile che muove costantemente uomini e cose, la precarietà immanente della situazione, del luogo.
In questo viraggio trovo le sfumature di un tempo che ancor di più qui, appartiene già al passato, come se un attimo dopo lo scatto,tutto sfuggisse ancor più velocemente.